Care Colleghe e Cari Colleghi,
mi scuso di non essere
presente qui con voi, ma una fastidiosa e severa influenza mi trattiene a casa
e mi impedisce di essere presente alla nostra Assemblea annuale.
Con questa relazione cercherò di
riassumere il lavoro svolto dagli Organi Collegiali nel 2016 e anticiparvi un
pò di eventi in programma per il 2017.
A differenza degli altri anni non
abbiamo realizzato le due giornate di studio, come di consuetudine, e il nostro
impegno, pur continuando il lavoro ordinario, si è concentrato maggiormente
nell’ organizzazione e nella realizzazione della 63° Conferenza della
Commissione Internazionale per le relazioni della coppia e della famiglia,
ICCFR, a Trento. Evento straordinario di grande rilevanza nazionale ed
internazionale che ci ha visto protagonisti insieme all’ICCFR, al CISF, al
Forum Famiglie e Provincia Autonoma di Trento di un intenso lavoro per fare luce su una concezione
di famiglia come soggetto sociale, che genera capitale umano, relazionale e
sociale. Una famiglia considerata come il principale
luogo di solidarietà e di umanizzazione della persona e della società, vera
risorsa generatrice di bene comune.
Con questo evento
internazionale siamo riusciti a radunare intorno alla famiglia rappresentanze
di tutte le professioni e le associazioni che lavorano a suo favore per un sano
e costruttivo dialogo. Questa Conferenza ha confermato l’idea che la famiglia
nel mondo è un’esperienza e un “oggetto sociale” multidimensionale che non si fa
appiattire su un’unica linea interpretativa.
Abbiamo toccato con
mano che occorre una grande umiltà, da parte dei singoli saperi e degli
esperti, sia per comprendere che per lavorare con le coppie e con le famiglie
poiché la dimensione familiare eccede qualsiasi specializzazione. Ecco perché allora, anche in sintonia con il modello consolidato
utilizzato dall'ICCFR, le tematiche proposte nell’arco dei tre giorni, sono
state affrontate da una prospettiva multidisciplinare,
approfondendo gli aspetti di politica sociale, di terapia, consulenza familiare
socio educativa e del diritto di famiglia.
Il dettagliato resoconto della Conferenza
lo avete potuto leggere nel terzo numero della nostra rivista e quindi non mi
dilungo ulteriormente, se non per aggiungere che la rete costruita con tutti i
partner coinvolti è sempre attiva e ci consente di progettare insieme eventi
per il prossimo 2017.
Questo avvenimento ci ha proiettato in
una nuova dimensione, dove abbiamo potuto sperimentare un dialogo aperto,
paritario e costruttivo con gli altri professionisti del settore senza le
consuete battaglie che in Italia sono all’ordine del giorno circa chi ha più o
meno competenza per intervenire in aiuto della famiglia.
Penso che la famiglia non sia una
“torta” da dividere ma un lievito madre che è in grado di produrre tanta
abbondanza .Ognuno di noi alla nascita ha avuto in dotazione un po’ di quel
lievito e lo porta nel cuore. Fare famiglia è questione di cuore e di relazione
circolare e a proposito di lievito vi voglio raccontare un’immagine che
proviene dalla mia famiglia di origine.
Ho trascorso la prima parte
dell’infanzia nella casa dei nonni paterni e ricordo che il pane si faceva in
casa e la mia nonna radunava le figlie e le nuore, ma anche alcune donne del
paese, per fare la grande quantità di pane che occorreva, sia per la casa sia
per i tanti operai che lavoravano nell’azienda di famiglia. La nonna scioglieva
il lievito madre, che era contenuto in una piatto di ceramica, e lo mescolava
alla farina facendo due lunghe lievitazioni. Alla fine della preparazione,
prima di fare le forme di pane, prendeva una quantità di pasta sufficiente, la
metteva di nuovo nel piatto di ceramica e vi
incideva sopra una croce. Questo
era il nuovo lievito che veniva dato ad una donna del paese che a sua volta
avrebbe fatto il pane con lo stesso rituale. Il lievito passando di famiglia in
famiglia, da donna a donna… ritornava a casa mia puntualmente il lunedì
successivo.
Per sostenere la famiglia e i suoi
componenti bisogna imparare a collaborare e a rispettare le proprie ed altrui
competenze mettendole tutte al servizio di questo bene comune. Per me questo è
il tempo opportuno, il Kairòs della
nostra associazione, per uscire da questa logica e guardare alla rete nazionale
ed internazionale, che abbiamo faticosamente costruito, come una nuova
prospettiva di agire comunitario tra persone, professionisti ed associazioni che hanno chiara questa
visione.
Siamo molto soddisfatti della grande
risposta che avete dato a questo evento fidandovi della nostra visione e sono
altrettanto sicura del vostro sostegno per le prossime iniziative che ci
vedranno impegnati nel prossimo futuro.
A maggio scorso sono stata invitata,
in qualità di Presidente dell’AICCeF, a partecipare alla Tavola rotonda di apertura
del Convegno nazionale dell'ACP, Associazione di Psicoterapia centrata sulla
Persona "Carl Rogers", che si è svolta a Napoli, nella prestigiosa
sede del Magistero S. Orsola Benincasa. L’università dove mi sono laureata. Lì
ho avuto la gradita occasione di svolgere un intervento sulla Storia della
Consulenza familiare in Italia. Ma ancora più gradito è stato riprendere
contatto con l’Ateneo e ripercorrere quei luoghi amati.
Parlando dei Progetti futuri vi
annuncio che per il 2017 ci occuperemo di:
-collaborazione con il CISF di Milano,
Centro Studi sulla Famiglia, per una ricerca sulla consulenza familiare e la
figura del consulente familiare. Vi ricordo che la nostra fondatrice e prima
Presidente Giovanna Bartholini è stata Direttrice del CISF per alcuni anni.
- incontri in videoconferenza con i
partner italiani e stranieri per la presentazione di un progetto, che l’ICCFR
ha voluto commissionare per noi ad una consulente di loro fiducia, per dare
avvio in Italia a centri di prevenzione della violenza intrafamiliare. Vi
terremo informati sugli sviluppi dandovi notizie sui nostri organi
d’informazione.
Ed abbiamo predisposto:
- il terzo corso abilitante per
supervisori AICCeF;
- le Linee Guida per l’iter del
tirocinio professionale;
- le prossime giornate di studio del
2017 che sono state stabilite nella riunione del Consiglio Direttivo di ieri.
Come sempre occorre consolidare i
traguardi raggiunti e lavorare per farci conoscere sempre di più in campo
nazionale, europeo e internazionale. Compito che in primis compete agli Organi direttivi
ma anche a tutti i Soci.
Nel salutarvi desidero chiedere scusa
per tutte quelle cose che non siamo
riusciti a fare o per gli errori che umanamente abbiamo commesso, ma
soprattutto formulare uno speciale ringraziamento alle Radici,
al Tronco e alla Chioma di questo meraviglioso albero dell’AICCeF .
Grazie a tutti voi.
Rita Roberto
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