d.ssa Stefania SINIGAGLIA

d.ssa Stefania SINIGAGLIA
d.ssa Stefania SINIGAGLIA Presidente dell'AICCeF

ANNO 2016 NUMERO 2



Care Colleghe e Cari Colleghi,
si avvicina sempre di più il mese di giugno e il nostro appuntamento a Trento con la Conferenza internazionale “Famiglie Forti, Comunità Forti” e desidero in questa lettere fare un focus sulla famiglia. A me piace presentarvela come un sistema vivente circolare,  che muta e si adatta all’ambiente, in grado di rigenerarsi autonomamente e di avere il doppio ruolo di gruppo primario e di istituzione sociale. Come gruppo primario è caratterizzato da relazioni intime ed esclusive, non aperte agli estranei, e come istituzione sociale risponde al bisogno di identità ed appartenenza ma anche, sotto il profilo giuridico normativo,  alle aspettative che la società ha su di essa, riguardo all’apprendimento e al rispetto delle regole sociali.
Il sistema familiare può essere inteso  come «relazione sociale» tra i sessi e le generazioni dove le relazioni intergenerazionali sono un punto cruciale per comprendere le dinamiche familiari. Questo sistema vivente è caratterizzato da tre relazioni di base: la relazione con se stessi IO, quella di coppia IO-TU (coniugale, di convivenza o di relazione tra i sessi, la relazione di filiazione generativa o relazione di generazione), e quella del gruppo familiare il NOI. 
Ancor più mi pace l’origine del concetto di  famiglia, in senso archetipico e più profondo, che sta nel cuore, nella mente, nell’anima e nel corpo di tutte le persone perché nasce nella relazione che ci genera.
Nella relazione d’amore, e sappiamo che non è per tutti così, tra un uomo e una donna nel momento del concepimento ha origine la vita, la storia di un nuovo essere che verrà al mondo e contemporaneamente la trasformazione della storia della coppia in… famiglia. Questi passaggi non sono così automatici né scontati, anzi nella mia esperienza molte volte aiuto le persone a nascere come persone, come coppia, come genitori, come nonni, come famiglia.   E’ da quella relazione di coppia che ogni essere umano nasce, maschio o femmina, più o meno desiderato, per amore o per forza, legittimo o illegittimo, ricco o povero, bianco o di colore ….  ed ha bisogno di cure, fisiche e psichiche, di protezione, di regole e permessi per diventare adulto ed inserirsi nella società. La famiglia può essere il luogo dove apprendere l’arte del vivere secondo cicli e ritmi naturali, luogo che educa il cuore attraverso le tante dimensioni dei rapporti d’amore oppure luogo di disagio e di dolore. Può essere quello spazio privilegiato di costruzione sociale della realtà, dove i rapporti familiari  restituiscono significato all’esperienza personale di eventi come nascere, crescere, procreare, invecchiare e morire.  Ristabilire armonia all’interno della famiglia è ristabilirla nella famiglia umana, la splendida armonia che si trova dappertutto, dal microcosmo al macrocosmo, di cui ogni uomo è portatore avendone il seme nel cuore. La famiglia in questo senso raduna in sé le dimensioni più universali e più intime di ciascun individuo ed è al centro di archetipi sociali e miti che la pongono come realtà astorica e omogenea, non come un «terminale» del mutamento sociale, ma uno degli «attori della direzione e del senso del mutamento».
Per guardare la famiglia da questa prospettiva bisogna avere gli occhi di un bambino innocente e fidarsi di ciò che si sente piuttosto di ciò che appare. Per il bambino « la famiglia è mondo» , come afferma Berger nel suo libro «La dimensione sociale della vita quotidiana», tutto il suo mondo fatto di persone, cose  e di significati molto importanti per lui.  Solo in seguito il bambino, crescendo, incomincia a vedere la famiglia come luogo protetto e sicuro da cui guardare il mondo.  All’inizio della vita la famiglia è l’unico mondo conosciuto ed è il punto di partenza  per il viaggio nella società che non è mai lineare ma circolare, come il ciclo della vita, delle stagioni, del tempo.
Questa prospettiva osserva la famiglia attraverso l'esperienza soggettiva che le persone ne fanno nel corso della vita: la  famiglia viene così proiettata in una prospettiva temporale dinamica nella storia di vita della persona, che si espande per cerchi concentrici come nei tronchi degli alberi,  e in base all’età e alla  consapevolezza, passa di cerchio in cerchio crescendo.
Arrivederci a Trento

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