d.ssa Stefania SINIGAGLIA

d.ssa Stefania SINIGAGLIA
d.ssa Stefania SINIGAGLIA Presidente dell'AICCeF

ANNO 2012 NUMERO 3

LETTERA INVITO DEL PRESIDENTE
di Rita Roberto
Care Colleghe e Cari Colleghi
scrivo personalmente ad ognuno di Voi per invitarvi al prossimo appuntamento di ottobre che racchiuderà tre importanti avvenimenti: l’Assemblea dei Soci, le Elezioni e il festeggiamento del 35° anniversario della nascita della nostra Associazione. Desidero trasmettervi la mia profonda emozione nel sentirmi «ponte» tra le generazioni presenti nell’associazione e di guidare, insieme al Consiglio Direttivo, un momento esperienziale che coinvolga tutti nell’incontro e nel dialogo attraverso le parole della nostra storia. Le parole non sono solo parole, bensì veicoli di emozioni e di quei valori culturali e sociali universalmente condivisi sui quali riflettere. L’idea è di affidare delle parole chiave ai Soci che per primi hanno ideato, partecipato e sostenuto il cammino AICCeF   Con la loro testimonianza ci indicheranno le radici del nostro albero. Le loro parole saranno intercalate da quelle affidate ai soci più giovani che si confronteranno sui molteplici modi di declinare le parole del nostro cammino: parole “nuove”, magari anche antiche da riscoprire, da riempire di nuovi significati e in grado di raccontarci nuovi orizzonti.

Inizio questo «gioco» delle parole proponendovi la metafora dell’Albero dell’AICCeF:  Tutti gli  uomini e le donne  quando nascono portano nel cuore il seme della realizzazione di sé, quindi della felicità, che si comporta esattamente come tutti i semi: dà vita a un bellissimo albero se piantato, innaffiato, esposto al sole, protetto dal gelo, fertilizzato…. in sintesi  amato. Questo dipende molto dalla famiglia d’origine, che accoglie e guida, ma anche dalle «famiglie elettive » che scegliamo nel corso della vita: ad alcuni non viene insegnato questo e passano tutta l’esistenza ignorando la presenza del seme nel loro cuore, lontani dalla loro vera essenza; ad altri viene detto ma senza rispettare i cicli naturali e quindi lo seminano troppo presto o su terreni impervi per cui la pianta non si sviluppa al meglio; altri, infine, più consapevolmente guidati dall’amore, dall’autenticità, dal non giudizio ed empatia, iniziano a cercare il terreno giusto per seminarlo, farlo germogliare e crescere nel suo splendore. La famiglia, come la nostra Associazione, può essere  come un giardino che accoglie gli «alberi della vita» di ognuno di noi, luogo dove apprendere l’arte del vivere secondo cicli e ritmi naturali, luogo che educa il cuore attraverso le tante dimensioni dei rapporti d’amore. La famiglia in cui nasciamo, quella che creiamo e quelle «sociali» formano una serie di rapporti affettivi permanenti che ci sfidano a crescere nel cuore, dove l’amore è una lingua da apprendere e divulgare. Ristabilire e rafforzare l’armonia all’interno della famiglia personale e nella famiglia associativa, di cui abbiamo fatto la scelta di appartenere, è ristabilirla nella famiglia umana, la splendida armonia che si trova dappertutto, dal microcosmo al macrocosmo, di cui ogni uomo è portatore avendone il seme nel cuore.


INVITO
A te, caro Socio, che vieni incuriosito da questo invito per i festeggiamenti dell’anniversario AICCeF, chiedo di scegliere un bel seme della pianta che preferisci e di portarlo con te insieme ad un po’ di terra del tuo luogo d’origine. Aggiungi  un’essenza profumata e alcuni oggetti simbolo, ma anche parole chiave, delle tue tappe di crescita più significative come consulente familiare (foto, vissuti, attestati …) da condividere con le persone che la casualità ti metterà accanto.  Aggiungi qualche foglio di carta colorata e dei pennarelli. Per ultimo ti chiedo di portare un piccolo dono, meglio se fatto da te preparato con il cuore, non sai a chi andrà e non sai cosa ti arriverà ma intanto ci stiamo già pensando.
Sei la benvenuta/ il benvenuto intorno all’albero dell’AICCeF
Ti aspettiamo!
Rita Roberto

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