d.ssa Stefania SINIGAGLIA

d.ssa Stefania SINIGAGLIA
d.ssa Stefania SINIGAGLIA Presidente dell'AICCeF

ANNO 2013 NUMERO 2



Care Colleghe e Cari Colleghi,
è proprio vero che la primavera fa fiorire tutto intorno a noi e anche l’albero dell’AICCeF, che abbiamo curato con amore ad ottobre, è tutto fiorito e ne abbiamo avuto riprova all’ultima giornata di studio del 14 aprile: siete arrivati numerosi da tutt’Italia portando il vostro prezioso contributo di presenza e di esperienza dando testimonianza di una professionalità forte e qualificata che è al servizio della comunità. Quando ho visto la sala così affollata mi sono commossa e ho pensato che a festeggiare la legge, che regolamenta e tutela  la professione, non eravamo solo noi presenti ma tutta l’Associazione, soprattutto i fondatori che con lungimiranza hanno piantato il seme di questo grande albero. Ringrazio sentitamente il prof Domenico Simeone che ha tenuto una relazione chiara e ricca di stimoli per aiutarci a trasformare i conflitti in opportunità, e tutti Voi che nei laboratori avete prodotto riflessioni e contributi molto significativi. In questi momenti d’incontro la nostra identità di consulenti familiari, professionisti in formazione permanente, si arricchisce non solo attraverso i contenuti teorici e metodologici proposti dai relatori ma anche dallo scambio “vivo“ di esperienze lavorative e dalla condivisione di valori  intorno ai quali ruota la consulenza familiare. 
Vorrei che a tutti Voi arrivasse chiara e forte la consapevolezza che, grazie a questa modalità formativa, nelle Giornate di studio tutti contribuiscono a creare e migliorare la metodologia della consulenza familiare. Quella al passo con i tempi che risponde ai bisogni e alle aspettative delle persone che si rivolgono a noi. Resta, comunque, la fedeltà alla parte originaria della metodologia, che è inalterabile e costituisce l’asse portante del nostro lavoro: il rispetto, l’accoglienza incondizionata e l’ascolto attivo e costruttivo della persona, della coppia e del gruppo familiare, che mira alla tutela della loro salute e integrità relazionale.



 
 Tutta questa ricchezza la trovate puntualmente riportata nelle pagine di questa Rivista “Il Consulente Familiare” che vi invito a considerare non solo come il nostro organo d’informazione ( da alcuni ancora chiamato impropriamente “giornalino”), ma come Documento di un metodo in evoluzione e Strumento operativo per la consulenza familiare. Dalla sua nascita ad oggi ha documentato la nostra storia, mantenuto il contatto con i Soci informandoli e formandoli, con molti consultori e altri ambiti socio-relazionali  dove è letta con molto interesse. Il mio auspicio è che proprio Voi la possiate fa crescere divulgandola maggiormente, utilizzandola come strumento di riflessione personale e nelle equipe, come testo bibliografico per gli allievi delle Scuole accreditate e come mezzo di scambio e condivisione con altri professionisti impegnati nella relazione d’aiuto.
I miei ringraziamenti vanno anche  al Redattore  per il puntuale e dettagliato resoconto della Giornata di studio, alla Segreteria per la preparazione dei materiali e della logistica, ai membri del Direttivo, ai Direttori delle Scuole e ai Revisori dei conti per le innumerevoli attività del Consiglio Direttivo che si sono svolte sabato 13 aprile. E’ con il contributo di tutti che possiamo sostenere, difendere, divulgare e far crescere la figura del consulente familiare e la metodologia della consulenza familiare, ricordandoci che il primo riconoscimento non viene dalla legge ma da noi stessi, che abbiamo scelto questo “cammino”, e dalle persone che ci hanno scelto e ci scelgono per una relazione d’aiuto. Sento fortemente l’appartenenza alla “Comunità AICCeF”, come tutti Voi. Riflettendo sull’etimologia della parola comunità, essa deriva dal termine communio, che possiamo intendere secondo due significati, non separabili tra di loro, che racchiudono il senso stesso della comunità: cum-munio, che significa  difendersi insieme;  cum munus che  significa mettere insieme i propri doni.
Ogni comunità è l’ambiente dove si riceve accoglienza, protezione e nello stesso tempo si mettono in comune i propri beni, le risorse umane e spirituali per il bene comune. Cioè si realizzano nella comunità quelle condizioni ottimali nelle quali ogni singolo membro può pervenire serenamente allo sviluppo della sua maturità e all’acquisizione di condizioni indispensabili a una vita dignitosa e sicura. I due significati sostanziano il senso di ogni comunità a cui ognuno di noi appartiene: quella familiare, quella sociale, quella del lavoro, quella del tempo libero e quella della nostra crescita umana e spirituale. L’AICCeF per me racchiude tutti questi aspetti e sento che è il momento che si proponga in maniera più ampia sul piano sociale. Fedeli a questo obiettivo di crescita individuale e collettiva vi invito già alla prossima tappa della Seconda giornata formativa sulla gestione creativa dei conflitti, il 26 ottobre prossimo.
 Un caro saluto e buon lavoro a tutti
                                                                                                                      Rita Roberto

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