d.ssa Stefania SINIGAGLIA

d.ssa Stefania SINIGAGLIA
d.ssa Stefania SINIGAGLIA Presidente dell'AICCeF

ANNO 2018 NUMERO 4


Care colleghe e cari colleghi,
oggi ho il privilegio di rivolgermi a voi, in qualità di Presidente, dalle pagine di questa storica Rivista e desidero innanzitutto ringraziarvi per la fiducia che mi avete accordato e che mi sosterrà in ogni momento di questo importante  e non facile percorso appena iniziato.  Ripenso al conferimento della nomina, al supporto della presidente uscente, alla quale sono infinitamente grata per la fiducia, la stima, ma soprattutto  per avermi saputo  trasmettere  negli anni la passione per questa professione, all’affetto di voi tutti, che ho sentito forte nello scrosciare di quegli applausi che hanno accompagnato il mio nome.
Emozioni  che porterò con me  per sempre e che  saranno risorsa preziosa a cui attingere soprattutto nei momenti di difficoltà.
Mi avvio a condurre il mio ruolo di rappresentante di questa solida Associazione con l’intento di valorizzare ulteriormente  quanto realizzato da coloro che mi hanno preceduta, i quali attraverso un  lavoro assiduo e costante, svolto con professionalità e infinita generosità, hanno portato all’eccellenza questa nostra realtà associativa, contribuendo ad affermare sempre più la  professione del Consulente familiare. Sento profondamente tutto ciò come un valore da salvaguardare ed al quale desidero ottemperare con tutta la cura e la dedizione necessarie,  procedendo con entusiasmo e continuità di idee e di intenti verso una maggiore e proficua crescita.
Il mio e il nostro impegno sarà finalizzato nell’immediato a lavorare per:
-l’inserimento della figura del Consulente Familiare nei Repertori regionali delle qualificazioni professionali delle diverse Regioni italiane; per conferire ulteriore  visibilità alla nostra professione;
- ampliare la tipologia ed il numero dei Centri con cui fare convenzioni per il tirocinio;
- procedere nell’uniformare i linguaggi tra le diverse Scuole di formazione aderenti all’AICCeF;
- fare ricerca  e… tanto tanto altro.
Per realizzare questi obiettivi so di poter contare pienamente  su tutti i membri del Consiglio direttivo, i referenti regionali, la redazione e la segreteria, una squadra appassionata e di altissima professionalità caratterizzata da un  forte spirito di gruppo, con cui sono certa  procederemo in modo sicuro e spedito verso i traguardi programmati.
Auspico inoltre, che questo gruppo nel corso del triennio possa ampliarsi, e arricchirsi del contributo di ogni socio che desideri generosamente donare un po’ del suo tempo e della sua professionalità per collaborare alle iniziative comuni, condividendo  l’intento di creare sinergie e  “cooperare” tutti per un fine condiviso. In questo cammino sarò costantemente  in ascolto dei suggerimenti e delle  istanze di ognuno, che ci aiuteranno a calibrare sempre meglio le svariate proposte da mettere in campo. Rafforzando il senso di appartenenza e consolidando la capacità di condivisione, daremo sempre più rilievo alla caratteristica primaria che quest’Associazione ha ampiamente dimostrato nel tempo: quella di essere una realtà che genera cultura e crescita personale e professionale!
Prima di salutarvi, colgo l’occasione per anticipare le date delle prossime  Giornate di studio:  il 5 maggio e il 20 ottobre 2019, le località sono in via di definizione. Vi aspetto numerosi!
Seguiteci sempre sul sito www.aiccef.it e sulla nostra pagina facebook.
Nella certezza che   sognando insieme diventa possibile anche l’impossibile ,
vi abbraccio affettuosamente!

Stefania Sinigaglia



ANNO 2018 NUMERO 3



Care Colleghe e Cari Colleghi,
È con sincera emozione che scrivo questa ultima lettera in qualità di presidente e rimando i saluti e i ringraziamenti a tutti voi, per il sostegno e la stima che mi avete riservato in questi anni, direttamente a Trevi dove potremo festeggiare insieme un altro “passaggio di testimone”.
Il vostro incoraggiamento mi ha consentito di tenere saldo e in “rotta” il timone della nostra nave che ha navigato in un mare alle volte tranquillo e alle volte agitato per non dire burrascoso.
Proprio di recente si è abbattuta sui counselor una burrasca mediatica immeritata (vedi il video commissionato da AP, Altra Psicologia, e pubblicato sotto forma di inchiesta giornalistica da Luca Bertazzoni in Repubblica.it in data 27 giugno 2018) e molti Soci mi hanno chiesto rassicurazione circa la nostra posizione, pregandomi di scrivere qualcosa in merito. C’è molta confusione in giro tra psicologi, psicoterapeuti, consulenti della coppia e della famiglia, mediatori familiari, counselor, coach, pedagogisti e ritengo utile fare chiarezza allargando a questa mia lettera un focus sulle professioni della relazione di aiuto (compresi nuovi ruoli sociali, quali l’operatore di pastorale familiare).
Riassumo in una tabella chi fa che cosa per dare un contributo di chiarezza sui compiti, le competenze e i titoli di studio necessari, ma anche sui rapporti con la pubblica amministrazione vigilante (Ministero Sviluppo Economico).
Ogni professione che si occupa di persone e relazioni di aiuto, sia ordinistica che non ordinistica (associativa), ha il diritto di essere esercitata dagli aventi i requisiti, rispettando i dettami dei rispettivi Codici deontologici.
Tenendo conto dei confini del proprio ambito professionale sarebbe auspicabile una collaborazione interprofessionale ed interdisciplinare, come di frequente troviamo nel modello operativo delle équipe dei Consultori familiari privati, piuttosto che una sterile lotta su un bene comune tanto importante, come la persona la coppia e la famiglia. Come spesso succede quando si sente odore di business.
Sarebbe bello adottare un nuovo paradigma che proponga e valorizzi una cultura differente: inclusiva e non esclusiva, ma anche la visione che le persone sono adulte e capaci di scegliere il tipo di aiuto di cui hanno bisogno in un preciso momento della propria vita. Per portare le persone ad una scelta adulta il tal senso è necessario sensibilizzare la popolazione informandola rispetto alla varietà di proposte oggi esistenti.
Che testimonianza diamo alle coppie e alle famiglie che si rivolgono a noi, ma anche ai colleghi professionisti, se non riusciamo a metterci d’accordo a convivere pacificamente nel reciproco rispetto delle nostre e delle altrui competenze? Penso che questo disaccordo, o svalutazione dell’altro, non è deontologicamente corretto e mette confusione nei cittadini che si trovano sperduti di fronte a messaggi spesso tanto contraddittori, che li rendono ancor più vulnerabili nel momento del bisogno, e nella ricerca del professionista giusto che li aiuti.
L’AICCeF da sempre sostiene questa linea collaborativa e di recente è entrata a far parte del CIPRA (Coordinamento Italiano Professionisti della Relazione d’Aiuto) proprio per sostenere i punti in comune e creare ponti fra il settore sanitario, sociale ed educativo con l’intento di mettere in atto buone prassi comuni, volte a migliorare la relazione tra le professioni e offrire, di conseguenza, un aiuto competente e differenziato.
Buona estate a tutti, buona lettura e arrivederci ad ottobre a Trevi
Rita Roberto




TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ
CHI LA SVOLGE
E
TITOLI PROFESSIONALI

Consulenza  familiare
E’ una relazione di aiuto tesa ad accompagnare  le coppie e le famiglie nelle fasi normative del ciclo di vita familiare. E’ volta ad affrontare insieme problemi relazionali, decisionali e comunicativi di coppia, di genitori-figli, intergenerazionali e familiari
E’ una relazione di aiuto volta anche a singoli che hanno difficoltà a stabilire una relazione, di coppia o familiare, mantenerla e sostenerla nelle varie fasi del suo ciclo.
Il percorso non prevede la somministrazione o prescrizione di farmaci, l’utilizzo di test psicodiagnostici e quelle attività che nel dettaglio sono proprie della figura dello psicologo o dello psicoterapeuta.
Consulente della coppia e della famiglia.
Professione disciplinata dalla legge n. 4 del 2013.

TITOLI  PROFESSIONALI Diploma triennale in consulenza della coppia e della famiglia. Tirocinio
Con obbligo formazione permanente e di supervisione

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE:
AICCeF, iscritta al MISE e al Ministero di Giustizia



Mediazione familiare
 È  “un percorso professionale che sostiene e facilita la riorganizzazione della relazione genitoriale nell’ambito di un procedimento di separazione   della coppia, alla quale può conseguire una modifica delle relazioni personali tra le parti (art.1 comma 1 legge n. 26 del 24.12.2008 Regione Lazio). La mediazione familiare è un intervento extragiudiziale, volontariamente scelto dalla coppia dei genitori e condotto da un professionista neutrale,  un tecnico con una formazione specifica, che si adopera affinché la coppia genitoriale elabori in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale. La mediazione familiare ha pertanto una funzione esclusivamente di natura compositiva e non valutativa.

Percorsi di mediazione familiare possono essere disposti in sede di procedimento giudiziario per facilitare le modalità della separazione o divorzio.

Mediatore familiare.
Professione disciplinata dalla legge n. 4 del 2013

TITOLI PROFESSIONALI Diploma ( biennale o triennale) in mediazione familiare  e successivo tirocinio. Formazione permanente.

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI.
AEMeF , AIMEA, ENAMeF
Iscritte al MISE.
SIMEF non iscritta.




Counselling
Il counselling è un percorso che consiste nell’applicazione da parte del professionista di un insieme di tecniche, abilità e competenze tese a facilitare il Cliente nell’uso delle sue risorse personali, affinché questi possa trovare la soluzione per un problema che crea disagio esistenziale e per migliorare complessivamente la qualità della sua vita.
Il  counselor  non può applicare metodologie psicologico/sanitarie come: la somministrazione o prescrizione di farmaci, l’utilizzo di test psicodiagnostici e quelle attività che nel dettaglio sono proprie della figura dello psicologo o dello psicoterapeuta..

Counsellor
Professione disciplinata dalla legge n. 4 del 2013.

TITOLI PROFESSIONALI Diploma triennale in counseling
Tirocinio,  supervisione e formazione permanente

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
Assocounseling, ANCoRE,
Federcounselling, CNCP
Nessuna iscritta al MISE.


Percorso psicologico
È un percorso che interviene su problematiche affettive, relazionali e sociali, sia in età evolutiva sia in età adulta.
E’ esercitata da uno psicologo che può fare diagnosi, valutazioni, interventi di prevenzione, somministrazioni di test, ma non "cura", non prescrive farmaci, ma utilizza la relazione, l’ascolto, l’empatia, la parola, come strumenti, naturalmente utilizzandoli secondo specifiche tecniche basate sulle teorie fondamentali alle quali fa riferimento il professionista.

Psicologo
Disciplinato dalla legge n. 59 del 1989.

TITOLI PROFESSIONALI Laurea in Psicologia Tirocinio Formativo della durata di un anno, superamento dell’Esame di Stato

ORDINE PROFESSIONALE
Ordine degli Psicologi Iscrizione obbligatoria all’Albo degli psicologi della Regione di appartenenza,

Percorso di psicoterapia
E’ un percorso che interviene nella cura delle patologie psicologiche e quindi lo psicoterapeuta è colui che "cura" la patologia, e aiuta la persona a tornare ad una condizione di benessere. Cura  problemi di origine esistenziale (fobie, traumi, lutti, separazioni, timidezza, complessi, ecc.) o psicopatologie (disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, ipocondria, ecc.). Non utilizza farmaci, benché possa prevedere la combinazione di psicoterapia e psicofarmacologia.
Gli psicoterapeuti si differenziano per formazione e adesione a  diversi Modelli di terapia. Esistono molteplici Scuole di specializzazione che propongo percorsi teorici e metodologici specifici, come: il modello di terapia breve strategica, di terapia psicoanalitica, psicodinamica, sistemica, cognitiva, comportamentale, etc.
Per questo i Modelli di riferimento seguiti dallo psicoterapeuta possono condurre a terapie con tempi ed esiti estremamente diversi.

Psicoterapeuta
 l’iscritto nell’elenco degli psicoterapeuti dell’Ordine degli Psicologi.

TITOLI PROFESSIONALI
Laurea in psicologia o in medicina con una specializzazione di almeno quattro anni in una scuola riconosciuta ufficialmente dallo stato italiano.

ORDINE PROFESSIONALE
Ordine dei Medici o degli Psicologi Iscrizione obbligatoria all’Albo  della Regione di appartenenza,


Percorso pedagogico
È  un metodo di relazione- e prevenzione educativa e dialogica- didattica che guida bambini, adolescenti, giovani, adulti anziani e disabili verso uno sviluppo fisico e cognitivo ottimale.
Il percorso prevede consulenza pedagogica e recupero didattico delle competenze cognitive in ambito formativo dei bambini;  progettazione gestione e verifica di interventi in campo educativo formativo rivolti alla persona, a genitori/insegnanti, al gruppo e alla comunità. Orientamento scolastico e professionale, Educazione degli adulti

Pedagogista
Specialista dei processi educativi e della formazione  Disciplinato dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205.

TITOLI PROFESSIONALI Laurea quadriennale in pedagogia o scienza dell’educazione

ORDINE PROFESSIONALE
In costituzione

Percorso di coaching  personale (life coaching) ed imprenditoriale
Attività specifica che vede un allenatore impegnato a sostenere, guidare e motivare una squadra o un singolo atleta per migliorarne le prestazioni in vista delle future competizioni. Da circa una decina di anni, però, questo termine si è esteso e generalizzato al di fuori dell'ambito sportivo in cui era nato, venendosi a configurare come un intervento indirizzato a un individuo o a un gruppo, con lo scopo di aiutarlo a ottenere risultati ottimali in ambito sia lavorativo che personale.
Il coaching è orientato allo sviluppo dei talenti, nella direzione di fare emergere a pieno le potenzialità degli individui a vantaggio di una competenza da sviluppare o di un risultato da migliorare.
Orientato sul presente e sul futuro, si focalizza prevalentemente sullo sviluppo delle risorse del cliente.
COACH
Professione disciplinata dalla legge n. 4 del 2013.

TITOLI PROFESSIONALI Diploma di coach

ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
ACoI, AICP
Iscritte al MISE.


Pastorale familiare
E’ una funzione della Chiesa cattolica, e di tutti i suoi componenti,  sposi e famiglie, che ha come fine l’annunciare, celebrare e servire l’autentico “Vangelo del Matrimonio e della famiglia”, con la consapevolezza di proporre anche una visione e un’esperienza profetica e umanizzante.
Principali attività: Accompagnare la coppia e la famiglia a scoprire e vivere la loro vocazione (alla santità) e missione (alla vita ecclesiale e sociale); Contribuire a far crescere la famiglia come chiesa domestica perché, di ritorno, questa possa aiutare la parrocchia ad essere sempre più una “famiglia di famiglie”; Avviare una pastorale famigliare missionaria sulla base di un progetto che sia d’insieme pastorale integrata, attenendosi alle direttive della CEI, del Vescovo e del Parroco .
Operatore/i di pastorale familiare
(sacerdoti, religiosi/e, seminaristi e coppie di sposi)

TITOLI PROFESSIONALI
Non è richiesto titolo specifico.
Formazione periodica e volontaria, corsi sporadici organizzati  da Diocesi, Ufficio nazionale per la Pastorale familiare e CEI.

Non esercita funzione di consulenza familiare così come sopraindicata



La Consulenza Tecnica di Ufficio (CTU) cenni.
La CTU è uno strumento di indagine che si utilizza in ambito giudiziario.  È una valutazione specifica che viene richiesta dal giudice e affidata ad un esperto, competente nella materia oggetto dell’indagine, in modo che effettui un’analisi approfondita e dia una valutazione tecnica dei fatti della causa, fornendo al Giudice tutte le informazioni utili alla  sua decisione (art. 61 codice di procedura civile).
In ambito civile, nelle separazioni coniugali e affidamento minori, si attiva su richiesta del giudice per rispondere a quesiti relativi la valutazione delle capacità genitoriali e le conseguenti migliori condizioni di affidamento del minore. Vengono chiamati sia lo psicologo che il consulente familiare in qualità di Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU).
La Consulenza viene richiesta in casi particolarmente problematici dove la coppia genitoriale, non più coniugale, si contraddistingue per complesse dinamiche disfunzionali, elevata incomunicabilità e clima relazionale altamente conflittuale.
La CTU si distingue, dalla mediazione familiare per la finalità, in quanto quest’ultima aiuta i genitori a stipulare il miglior accordo possibile sulla gestione dei figli  e del patrimonio.

Professionista iscritto all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale.

Ogni professionista può chiedere al Presidente del locale Tribunale di essere iscritto nell’Albo dei CTU. Il Presidente convoca, in apposita udienza, il responsabile dell’Ordine o dell’Associazione professionale, a cui appartiene il richiedente, per parere sulla sua correttezza e regolarità.