Care
Colleghe e Cari Colleghi,
Vi scrivo con ancora nella mente e nel cuore
le belle emozioni vissute durante la prima Giornata di Studio di quest’anno,
che si è svolta a Napoli il 27 aprile scorso, dedicata al tema della Consulenza alla coppia: metodologia e
strumenti tra tradizione ed innovazione. Abbiamo avuto il piacere di avere
il patrocinio morale della Regione Campania, della Provincia e del Comune di
Napoli. Inoltre sono intervenuti per i saluti il presidente del CFC Domenico
Simeone, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta
e sono stati letti i messaggi augurali del Cardinale Sepe, di Padre Correra e
Francesco Lanatà, presidente UCIPEM. Altro momento importante è stato lo spazio
dedicato a Padre Luciano Cupia che abbiamo ricordato attraverso un video
contenente una carrellata di foto significative. Le immagini hanno detto molto
di più delle parole e abbiamo rivissuto insieme tanti momenti felici passati
insieme, che hanno caratterizzato la nostra storia. Nella sala è stata
palpabile la commozione di tutti, compresa la relatrice dott.ssa Maria Clelia
Zurlo che, partendo proprio dalle foto di Luciano, ha presentato la sua
relazione “Il ruolo dell’uomo e della donna nella coppia: evoluzione, crisi e
metodologia d’intervento”. Relazione appassionata e densa di spunti di
riflessioni e metodologie, in particolare quella con l’uso delle foto della
coppia da utilizzare in consulenza come traccia narrativa della sua storia.
Nelle pagine che seguono troverete resoconto della relazione e i dettagli dei
vari interventi. Un sentito ringraziamento va a Padre Correra e allo staff del
Consultorio di Napoli che hanno collaborato attivamente all’organizzazione
della Giornata curando inoltre sia una piacevole serata in giro per Napoli sia
lo spazio libri. Come sempre ringrazio i membri del Consiglio Direttivo per la
conduzione dei laboratori e la Segreteria per la parte organizzativa.
Durante la Giornata si è svolta anche
l’Assemblea che ci ha consentito di votare l’ultima modifica allo Statuto per
essere in linea con quanto richiesto dal MISE per perfezionare la nostra
iscrizione nell’Elenco delle Associazioni professionali che rilasciano l’Attestazione
di qualità ai propri iscritti, avvenuta il 20 marzo scorso. Dopo il Decreto di
riconoscimento del Ministero di Giustizia, come Associazione maggiormente
rappresentativa a livello nazionale delle professioni non regolamentate, questa
iscrizione completa l’ufficialità
dell’AICCeF come unica Associazione professionale dei Consulenti coniugali e
familiari. Nel gioire di questi successi il mio pensiero va a quanti hanno
prima di me aperto la strada, al Consiglio Direttivo e in particolare a Maurizio
Qualiano che ha curato tutto l’iter per l’iscrizione.
Questi successi ci fanno ben sperare per il
presente e il futuro della nostra professione e ci danno vigore per nuove
iniziative volte a fortificare la nostra storia, identità e professionalità.
Nell’ultimo Consiglio Direttivo abbiamo deliberato alcune di queste iniziative
e in particolare la riedizione del libro di Giovanna Bartholini “Il consulente di coppia: consultori,
operatori, metodologia” del 1976, con l’intento di far conoscere agli
allievi delle Scuole di formazione, ai Soci tutti e alle Istituzioni un testo,
scritto a ridosso della legge 405 del 1975 sui consultori familiari, per
ribadire l’importanza della funzione della nostra figura professionale e far
conoscere la struttura metodologica dei consultori privati -attivi già dal
1948- agli operatori dei neonati consultori pubblici. Proprio perché legato alla lunga esperienza della nostra fondatrice, il
libro non tratta di argomenti non sperimentati direttamente; non fornisce la
ricetta del perfetto consulente (un arido manichino sostenuto dai tecnicismi
del "dover essere"), ma spinge a cogliere nella complessa
problematica del consultorio la stretta connessione tra valori personali e
pratica professionale, con una onestà e competenza che lasciano il giusto
spazio alla consapevolezza del limite del proprio intervento e al rispetto per
il mistero costituito dall'altro.
Durante la seduta di consiglio abbiamo
condiviso con i Direttori delle Scuole di formazione una riflessione sul Codice
di autoregolamentazione entrato in vigore nell’ottobre scorso. Lo strumento è
stato percepito efficace sia come guida che come protezione per tutte le parti
coinvolte. Durante l’incontro, da alcuni Direttori, è stata sollevata la
questione del percorso di tirocinio
post diploma, in quanto molti neo diplomati si rivolgono a loro per avere
indicazioni su come procedere.
Ho chiarito che il tirocinio è un percorso
che il neo diplomato deve concordare con i Direttori dei Consultori privati, di
Strutture pubbliche e di Soci effettivi liberi professionisti che accolgono
tirocinanti e non è competenza delle Scuole. L’equivoco probabilmente nasce dal
fatto che molte filiali formative nascono presso strutture consultoriali e
questo genera l’idea che Consultorio e Scuola siano la stessa cosa. Mi rendo
conto che, nonostante molte indicazioni in merito al tirocinio vengano già
fornite dalle lezioni sul Modulo Aiccef durante
il triennio, ancora non è ben chiaro agli allievi e ai neo diplomati l’iter da
seguire. I passi che propongo per aumentare la loro consapevolezza sono quelli
di mettere a disposizione degli allievi la rivista “Il Consulente familiare”,
di consegnare al momento della discussione della tesi la “Raccolta degli Atti
Normativi dell’AICCeF”. Inoltre prederò contatti con i Presidenti dell’UCIPEM e
del CFC e con Istituzioni pubbliche (che vorranno fare convenzione con noi)
,per concordare un percorso per i tirocinanti, presso le loro strutture, che
faciliti l’accoglienza e la certificazione.
Con cordoglio comunichiamo la
scomparsa, avvenuta a Palermo il 5 febbraio scorso, dell’avv. prof. Vincenzo
Sigillò, fondatore del consultorio familiare di Palermo e Delegato regionale
dell’AICCeF. E’ stato membro del Consiglio direttivo dell’UCIPEM dal 1977 al
1989. dal 1997 al 2013. Era docente presso l’Università LUMSA, sede di Palermo.
Molti ricordano Enzo con affetto e gratitudine, come “uomo giusto, testimone,
nella sua vita, di fede, solidarietà e servizio, un rigoroso e competente
giurista”.
Alla moglie Teresa ed ai figli, vanno
l’affetto di tutti i colleghi dell’AICCeF e della redazione.
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